L’origine è legata alla soppressione della maggior parte delle corporazioni religiose in Umbria, avvenuta in seguito all’emanazione del decreto Pepoli dell’11 dicembre 1860, che portò all’espropriazione dei beni dei religiosi a favore del nascente stato italiano.
Le finalità istituzionali della Fondazione, posta sotto la vigilanza del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, consistono nella promozione dell’istruzione e della ricerca nel settore delle scienze agrarie e nella custodia e conservazione della parte monumentale del complesso di San Pietro e degli altri beni patrimoniali dichiarati di interesse storico artistico. Promuove inoltre attività culturali in ambito archivistico e paleografico, bibliografico, artistico e storico.
La Fondazione è oggi impegnata nella produzione di prodotti tipici garantiti e di alta qualità in un’ottica di “filiera corta” e di manifesta tracciabilità, utilizzando i più innovativi metodi di produzione e di gestione aziendale. Benessere animale, con capi liberi di pascolare ed alimentati con mangimi prodotti internamente, e tecniche di coltivazione a bassi input rappresentano punti di forza dell’azienda, nonché di sicurezza per i consumatori.
Il patrimonio fondiario della Fondazione si estende per una superficie complessiva di oltre 1.800 ettari distribuiti nei comuni di Marsciano, Deruta e Collazzone, tutti in provincia di Perugia. Le colture arboree interessate sono quelle tipiche del bacino del mediterraneo, soprattutto olivo e vite. Il settore viticolo interessa una superficie di circa 55 ettari, dislocati nelle zone collinari nei comuni di Deruta e Marsciano. Le principali varietà sono: Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Grechetto, Viogner, Pinot grigio e Vermentino.
Le caratteristiche perentorie che accomunano tutte le coltivazioni realizzate sono: innovazione e sostenibilità. La prima è conseguita grazie ai nutriti progetti di ricerca/sperimentazione sviluppati in stretta collaborazione sia con svariati Dipartimenti dell’Università di Perugia, ed in particolare con quello di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, sia con industrie nazionali ed estere del settore agricolo, mentre la seconda si basa sull’impiego di tecniche colturali conservative, sull’ampliamento della biodiversità agreste e sulla salvaguardia del paesaggio rurale.
A proposito di vino, poco prima dell’avvento di Cristo, il commediografo greco Aristofane affermava: “Bevendo gli uomini migliorano: fanno buoni affari, vincono le cause, son felici e sostengono gli amici”. Questo accordare al vino la capacità di potenziare l’economia, la giustizia, la felicità e l’amicizia dell’uomo ci ha spinto ad aderire al WRT nella consapevolezza che l’unione fa la forza, soprattutto a livello scientifico e tecnico.

LA FONDAZIONE PER L’ISTRUZIONE AGRARIA IN PERUGIA