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Wine Research Team
Rassegna stampa

Testata: Yes News
Data: 16 luglio 2016
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Yes News

Vino, cantine sposano ricerca per qualità amica dell’ambiente.

Il futuro del Vino italiano si sposta dalla cantina alla vigna. Per non fermarsi sui successi mondiali sin qui conseguiti, la viticoltura Made in Italy deve affrontare la sfida nel vigneto, ove c’è spazio di interventi e miglioramenti grazie al ‘matrimonio’ con la ricerca e l’innovazione scientifica e tecnologica. È l’indicazione dai ricercatori e produttori del Vino che hanno preso parte al primo Forum internazionale di “Wine Research Team WRT”, progetto voluto da Riccardo Cotarella, presidente dell’Assoenelogi e dell’Unione mondiale degli Enologi, e svoltosi nella residenza palladiana di Villa Sandi, in piena zona del Prosecco.

“Nei due anni di attività – ha spiegato in una nota il presidente Wrt, Vincenzo Tassinari – abbiamo ottenuto molto spazio e la stessa nostra presenza ad Expo Milano 2015 è stata la testimonianza della validità della nostra rete di 35 imprese, a cui si sono appena associate un’azienda francese”, la Chateaux Frusseille, e una giapponese, la Camel Pharma, per sviluppare una alleanza scienza, ricerca, produttori volta a una produzione sempre più sostenibile, fatta con le migliori pratiche grazie a sperimentazioni che da soli non avremmo potuto fare”. Per il promotore del progetto WRT, Riccardo Cotarella, presidente dell’Assoeneologi e dell’Unione Internazionale degli Enologi “c’è la necessità di istituire tante vere strutture che portino alla vera sostenibilità, alla compatibilità, al mantenimento di una elevata qualità attraverso la scienza”.

Il produttore, oltre che politico ed ex premier, Massimo D’Alema, che con l’azienda vitivinicola della moglie Linda Giuva fa parte del Progetto Wrt, ha espresso grande attenzione alle sperimentazioni in atto: “Partecipiamo agli esperimenti per la produzione di vini senza solfiti con risultati molto soddisfacenti, in termini di gradevolezza e di facile bevibilità. Per questo seguiamo con interesse le novità orientate alla riduzione dell’uso della chimica in vigna per ottenere prodotti di qualità tutelando maggiormente l’ambiente e la salute dei consumatori”.

16 luglio 2016

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