22/07/2016
MILANO
FINANZA
Vino: l’innovazione al 1° Forum di “Wine Research Team WRT”
Il futuro del vino italiano si sposta dalla cantina alla vigna per non fermarsi sui successi mondiali sin qui conseguiti. Vinta la competizione in cantina, la viticoltura Made in Italy, per continuare ad essere non solo competitiva ma anche compatibile, sostenibile, di alta qualita’ e sana, deve infatti affrontare la sfida nel vigneto, dove c’e’ spazio di interventi e miglioramenti grazie al matrimonio con la ricerca e l’innovazione scientifica e tecnologica. E’ l’indicazione emersa dal vertice dei maggiori scienziati e produttori del vino, non solo italiani, che hanno preso parte al 1* Forum internazionale di “Wine Research Team WRT”, informa una nota; progetto voluto da Riccardo Cotarella, presidente dell’Assoenelogi e dell’Unione mondiale degli Enologi, svoltosi nella residenza palladiana di Villa Sandi, in piena zona del Prosecco.
Aprendo i lavori Giancarlo Moretti Polegato, titolare di Villa Sandi, ha ricordato che “come famiglia siamo sempre stati aperti a tutte le innovazioni e lo dimostra la storia imprenditoriale di successi mondiali di mio fratello Mario con la Geox. Siamo soci fondatori di WRT e Riccardo Cotarella ha saputo mettere assieme le imprese e gli obiettivi. I risultati della nostra ricerca scientifica non resteranno patrimonio esclusivo di WRT, ma li condivideremo con il mondo del vino”. Vincenzo Tassinari, presidente di WRT, ha ribadito che “abbiamo una sfida globale che si vince solo stando assieme. E l’esperimento che siamo facendo e’ unico e permette alle nostre imprese di pensare al futuro e alle competizioni che abbiamo davanti. Anche perche’ e’ il mercato dei consumatori che dirige le tendenze. I consumatori sono e saranno sempre piu’ connessi, informati e aggiornati su quello che viene di buono ma anche di cattivo. Saranno sempre piu’ esigenti, vorranno garanzie di innovazione. WRT permette di sviluppare un’alleanza tra scienza, ricerca, produttori che parte dalla nostra produzione affinche’ essa sia sempre piu’ sostenibile, fatta con le migliori pratiche grazie a sperimentazioni che da soli non avremmo potuto fare”.
Il promotore del progetto WRT, Riccardo Cotarella, si e’ soffermato ad elencare “le sperimentazioni che WRT sta portando avanti, come quelle sugli induttori di resistenza per abbassare di almeno la meta’ i trattamenti chimici; gli interventi sui porta-innesti che consentano di superare delle criticita’, come la siccita’ e il calcare; la creazione di vitigni e cultivar resistenti alle malattie; il superare prodotti chimici che con il passare degli anni non saranno piu’ efficaci; le nuove tecniche di appassimento; la piattaforma di raccolta dati su tutti i lavori”. Da parte sua Sandro Boscaini, presidente della Federvini, ha sostenuto che “il Progetto WRT e’ molto positivo e da seguire con enorme attenzione. Abbiamo bisogno di vendere le emozioni che vengono dalla terra e dagli uomini appassionati produttori di vino.
Ma questo da solo non basta. Il mondo del vino deve infatti essere aggiornato anche secondo le indicazioni di scienza e ricerca per fare davvero l’interesse dei nostri viticoltori e dei consumatori”