Cotarella, ricerca pianeta da scoprire per competitività

La ricerca per la viticoltura di precisione è “un pianeta da scoprire per migliorare la nostra viticoltura, coniugando in primis sostenibilità e costi aziendali. Per un risultato di grande qualità a costi contenuti, e dunque competitivi”. Così l’enologo Riccardo Cotarella, fondatore di Wine Research Team ha aperto i lavori Wrt in un incontro-confronto tra le 33 cantine già associate nella rete di impresa presieduta da Vincenzo Tassinari. Presso l’azienda agricola Vallepicciola di Bruno Boffo a di Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena, zona del Chianti Classico, è stato illustrato il nuovo sito web e le nuove cantine aderenti al programma di ricerca. Un Sos sullo stato di salute delle vigne italiane è stato poi lanciato da Attilio Scienza, Docente di Enologia all’Università Statale di Milano.

“In Italia, in questi anni, molto si è investito in marketing – ha osservato Scienza – ma poco nei vigneti. I vigneti italiani stanno invecchiando rapidamente e si sta riducendo la produzione per ettaro. Prevenire è meglio che curare. La miglior prevenzione consiste nel creare piante equilibrate e la viticoltura di previsione è lo strumento più efficace. I migliori risultati si ottengono quando si conoscono le caratteristiche dei terroir attraverso la zonazione vinicola”. A Falesco, ha detto Cotarella, sono già in sperimentazione la micro ossigenazione e macro ossigenazione che può essere implementata sia nei serbatoi, sia nelle singole barriques con l’applicazione di tavole di legno di ben 8 differenti tipologie. Scopo di questa sperimentazione è il mantenimento dei rossi, nel colore in primis, senza perdere struttura, rotondità, pienezza. Eugenio Sartori ha chiuso i lavori spiegando i Vitigni Resistenti: “Da diversi anni vengono fatti studi sui vitigni resistenti alla peronospera e allo iodio, come Vivai Cooperativi Rauscedo stiamo affrontando la loro diffusione e come si valutano per le loro caratteristiche al fine di iscriverli nel Catalogo Nazionale”.