17/07/2016
ONAV
ONAV.IT – A Villa Sandi il il primo forum internazionale dal gruppo Wine Research Team
WRT è un gruppo che rappresenta un’Italia del Vino che crede nel valore della ricerca scientifica e la condivide al fine di produrre vini ancora più buoni e sani perché il vino sia sempre moderna e millenaria fonte di piacere.
Wine Research Team nasce come brand nel corso della vendemmia 2012 con l’intento di caratterizzare 25 imprese vitivinicole espressione di gran parte del territorio italiano (dal Piemonte alla Calabria). Il gruppo si riconosce nella guida tecnica dell’enologo Riccardo Cotarella. Da quella vendemmia è stato condiviso un protocollo tecnico per ottenere vini di grande qualità in assenza di solfiti aggiunti.
Il Comitato Scientifico è costituito da tecnici e ricercatori che appartengono al ghota del contesto viticolo-enologico italiano e internazionale. L’aspetto più significativo per le aziende WRT risiede nel fatto che i componenti del comitato scientifico sono in costante contatto, avendo in atto da anni collaborazioni e ricerche applicate, una garanzia in termini di convergenza su specifici indirizzi e percorsi da intraprendere, al fine di condividere dati, ricerche e know-how da trasferire in protocolli operativi, com’è avvenuto per la vinificazione in assenza di solfiti aggiunti.
“Penso che presto, molto presto, berremo il primo vino ottenuto dalla ricerca dei Wine Research team”, dice Attilio Scienza, presentando il primo forum internazionale dal gruppo costituito da Riccardo Cotarella in programma a Villa Sandi. “Le aziende hanno ormai compreso che l’innovazione è l’elemento fondamentale per i prossimi anni – dice Scienza – e da qui nascono tutti gli studi e i progetti che, invece, prima erano, diciamo autogenerati dalle università. Invece, oggi, sono le aziende che chiedono su cosa fare un progetto”. Dalla genetica ai nuovi vitigni, passando per il cambiamento climatico e le varietà resistenti. “Si tratta di argomenti innovativi – spiega Scienza – si parla di viticoltura di precisione, di capire quando e come intervenire in vigna, senza o quasi l’utilizzo della chimica”.
Insomma una ricerca orientata a una viticoltura sostenibile, senza dogmi, “cercando di capire e prevenire come intervenire per risolvere un problema, non studiandolo dopo che si è verificato”, dice Scienza. Oggi la gestione di una vigna è complessa, oprattutto per i cambiamenti climatici che stanno sconvolgendo i tempi di maturazione delle uve: “Questi progetti sono un esempio e uno stimolo a farlo anche per gli altri paesi – dice Scienza – In Italia il Wine Research Team è il primo. Nel mondo anglosassone, per esempio, la ricerca ha fatto passi da gigante”.