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WRT
Wine Research Team
Rassegna stampa

Testata: CRONACHE DI GUSTO
Data: 12 aprile 2017
Pagina: Vinitaly 2017

Giorgio Vaiana

Il Wine Research Team al Vinitaly: Il futuro del vino italiano? No alla tradizione

Degustazione al PalaExpo con 14 produttori che hanno aderito al progetto voluto da Riccardo Cotarella

Sala Argento del PalaExpo stracolma con oltre 200 persone per la degustazione più attesa al Vinitaly 2017. Riccardo Cotarella, insieme al presidente del Wine Research Team Vincenzo Tassinari, hanno presentato, non solo il video istituzionale (bellissimo e emozionante) del loro nuovo progetto di ricerca, ma anche 14 vini di altrettante aziende che sono state riunite sotto il simbolo del Wrt (in totale sono 34, ma sono sicuramente destinate ad aumentare). In Sala, non solo i giornalisti specializzati provenienti da tutto il mondo, ma anche buyer e addetti ai lavori ad assaggiare il risultato di quelli che sono stati anni di studio e sperimentazioni. A dare il via alla degustazione, il duo Fede&Tinto della trasmissione radiofonica di RadioRai, Decanter: “Lasciateci fare un brindisi – hanno detto scherzando – Se la barbatella crea qualche problema, Cotarella li risolve”. Poi si è tornati seri, con il presidente di VeronaFiere Giovanni Mantovani: “C’erano delle perplessità su questa degustazione così importante fatta l’ultimo giorno della fiera – ha detto Mantovani – Ma lo spettacolo di questa sala piena ci ripaga di tutta l’ansia e i dubbi che avevamo in questi giorni. Cotarella ha accettato una sfida importante e non banale che rivoluzionerà, e ne sono sicuro, il mondo del vino italiano”. Il presidente Tassinari ha ricordato i numeri del progetto che, ad oggi, conta 34 aziende italiane, la maggior parte di queste concentrate al Centro Italia e che dimostrano “come fare al meglio il vino italiano nella maniera scientificamente più avanzata. Ormai abbiamo capito che dobbiamo fare vini sostenibili per l’ambiente e per la salute. Per questo è state necessario mettere insieme tanti produttori, per scambiarci conoscenze e che hanno in Cotarella
il denominatore comune, il vero motore di questo progetto”.

“Credo – ha detto Cotarella guardando con tanta emozione la sala strapiena – che oggi è davvero il giorno della consacrazione per tutti noi. Sono davvero contentissimo”. “Dobbiamo smetterla di guardare al passato per tentare di salvaguardare la nostra vitivinicoltura – ha detto Attilio Scienza – Si deve guardare al futuro, tradire la tradizione, eliminando ciò che non serve da quello che serve. Adesso i prossimi passi saranno quelli dell’utilizzo dei portainnesti realizzati in Italia e l’uso dei vitigni resistenti alle malattie. Non vogliamo più tornare alle cose antiche. Il Wrt deve diventare un esempio, tutti devono capire che la strada giusta da percorrere è quella di fare rete”. Poi è iniziata la degustazione. Al tavolo della degustazione, a parte Giovanni Mantovani, Vincenzo Tassinari ed Ian D’Agata, erano presenti i produttori Domizio Pigna, Doriano Marchetti, Piernicola De Castris, Massimo D’Alema, Alessandro Marchionne, Beppe Di Maria, Ilaria Petitto, Antonio Donato, Salvatore Avvalone, Diego Cottini, Bruno Vespa, Alesio Di Majo, Giuseppe Pagano, Pompeo Farchioni.

Ecco i vini degustati:
Falanghina dei Mille 2015, La Guardiense
Vigna Novali 2003, Terre Cortesi Moncaro
Rosato anniversario 2016, Leone De Castris
Pinot Nero 2013, La Madaleine
Bricco dei Guazzi 2015, Genagricola
Ottavianello 2014, Carvinea
Taursai Riserva 2012, Donnachiara
N. di M. Antica Chiusina 2013, Tenute del Cerro
Vigna Camarato 2010, Villa Matilde
Amarone Riserva 2013, Montezovo
Primitivo Raccontami 2013, Futura 14
Don Luigi 2008, Di Majo Norante
Grillo 2013, San Salvatore
Sagrantino 2009 Exubera, Terre della Custodia

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